Nella recente disputa fra il Movimento Cinque Stelle ed il Partito Democratico sulla scelta del capo del nuovo Governo nessuno ha proposto una donna alla Presidenza del Consiglio dei Ministri.

Non sono mancate sinora rappresentanti del mondo femminile alla responsabilità di importanti istituzioni statali, come la presidenza del Senato o quella della Camera dei Deputati. Ma quale premier a Palazzo Chigi nessuna donna è giunta sinora.

Angela Merkel, all’atto della sua nomina, nel 2000, alla carica di presidente della C.D.U., ad un giornalista che le chiedeva se il Partito passava dal patriarcato al matriarcato, rispose: “No, passa soltanto dal XX secolo al XXI secolo”. Da un paio di decenni è fatto normale nei Paesi esteri che le donne occupino i massimi incarichi governativi. Due dei quattro Paesi del blocco di Visegrad hanno un premier o un presidente donna; Zuzana Caputova (Slovacchia) e Beata Szydlo (Polonia). In Croazia presidente della Repubblica è Kolinda Grabar-Kitarovic. In Francia la figura di Martine Le Pen, presidente di un Partito di destra che si presenta come alternativa all’attuale Esecutivo, si contrappone ad altre eminenti donne nella contesa fra Segolene Royal e Martina Aubry. In Germania, ove cinque dei sei Partiti sono guidati da donne, (l’unico maschio Christian Lindner è a capo del Partito liberal-democratico), eccelle Angela Merkel, dal 2005 Cancelliera del Reich.

Dal prossimo novembre alla presidenza della Commissione Europea ci sarà Ursula von der Leyen e alla presidenza della Banca Centrale Europea Christine Lagarde, che succede al nostro Draghi. Due deputate della Groenlandia sono presenti nel Parlamento della Danimarca, mentre dura il ricordo nel continente americano delle presidentesse Evita Peron e Cristina Kirchner (Argentina), della Clinton e della Pelosi (USA), ecc.

La parità di accesso alle massime cariche istituzionali è la dimostrazione di un regime democratico che si contrappone al maschilismo nazionale, per le doti tipiche del sesso femminile: intuizione, protezione dei deboli, rappresentatività, comunicazione, ecc.

Nel nostro Paese, escluse dal Quirinale e da Palazzo Chigi, sono state ministre (Angela Finocchiaro, Adriana Poli Bortone), hanno occupato la presidenza della Camera (Nilde Jotti, Laura Boldrini), del Senato (M.E. Alberti Casellati), dei Partiti (Emma Bonino, Giorgia Meloni) e la vice presidenza della Corte Costituzionale (Marta Cartabia) per citare solo alcuni nomi.

Bruno Segre

Bruno Segre

Avvocato e giornalista. Fondatore nel 1949 de L'Incontro

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