Gli election days delle Europee 2019 (23-26 maggio) si avvicinano e L’Incontro ha scelto di occuparsene con lo stile che lo contraddistingue dalla sua fondazione “cartacea”: l’avvicinamento di prospettive, punti di vista e competenze anche significativamente differenti tra loro, purché accomunate dal desiderio di alimentare la conoscenza dei lettori in modo metodologicamente rigoroso e laico rispetto al senso comune.
Lanceremo 6 report, che ci terranno compagnia lungo l’intera campagna politica e fino all’analisi post-elettorale. I nostri articoli attingeranno all’analisi di grandi quantità di dati prodotte in Rete, allo scopo di tracciare l’agenda del dibattito pubblico europeo in questo delicato momento storico, il sentiment associato ai temi dominanti ed emergenti, i ruoli svolti dai principali stakeholder istituzionali coinvolti dagli utenti online nei loro discorsi.
Per attrezzarci delle competenze e degli strumenti tecnologici adeguati alla sfida, siamo andati al Campus Luigi Einaudi dell’Università di Torino, quello dedicato al signore del “Conoscere per deliberare” e abbiamo realizzato una media partnership esclusiva con la start up Quaerys e il corso di Big Data.
Nasce, così, il progetto #Unito4Europe, di cui condividiamo brevemente la ricetta:
prendi una trentina di studenti magistrali e dividili in 3 team, coordinati da altrettanti Data Scientist: al primo team, dai il nome di una delle menti più influenti della filosofia della scienza e del pensiero matematico, Leibniz. Al secondo, assegna come riferimento Brunelleschi, uno dei padri del rinascimento italiano, l’uomo che dopo quasi un secolo di tentennamenti e fallimenti riuscì a chiudere l’ “impossibile” cupola di Santa Maria in Fiore, perché con lo sguardo era arrivato là dove nessuno prima di lui si era spinto con l’immaginazione.

E che Manzoni sia il nome del terzo e ultimo gruppo, ché mai come di questi tempi serve parlare in modo chiaro, puntuale e ragionato.

I ragazzi e le ragazze di Leibniz , al grido di “Calculemus!”, sono stati formati a processare grandi quantità di dati semantici a fini statistici, ricavando numeri, correlazioni e modelli statistici, da milioni di parole, like e condivisioni.
I membri di Brunelleschi, fedeli al motto “perché scriverlo se puoi disegnarlo?”, si sono specializzati nell’uso di software di Data Visualization, per mezzo dei quali la complessità del dato viene ridotta in grafici e infografiche dinamiche, per rendere a colpo d’occhio le dinamiche soggiacenti ai fenomeni indagati.
“L’utile per iscopo, il vero per soggetto, l’interessante per mezzo” è il faro dei manzoniani, che oggi, con il linguaggio dei new media, siamo abituati a chiamare Data Storyteller; costoro si dedicheranno all’interpretazione del materiale fornito dagli altri team, declinandolo in funzione delle diverse piattaforme di comunicazione.

La nostra cucina è in fermento: l’unione della scienza del dato con la cronaca politica è, non solo per noi, un campo ancora largamente inesplorato, nel quale ci addentriamo con la convinzione di poter contribuire a innovare il linguaggio giornalistico, in un momento storico particolarmente travagliato per il futuro del nostro Continente.
Ce la metteremo tutta.
Giuseppe Tipaldo e i 3 team di #Unito4Europe

Giuseppe Tipaldo

Ricercatore e docente universitario dell'Università di Torino. Fondatore di Quaerys. Autore del libro "La società della pseudoscienza".

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