Nella puntata di In/Contro pubblicata lo scorso 4 giugno, la visione opposta a quella di Salvatore Garau, autore dell’articolo “Gaza, l’apocalisse”, era ricavata da una serie di estratti di interventi realmente pubblicati su Facebook. Ai lettori questa soluzione è piaciuta e la riproponiamo come risposta al pregevole intervento di Corrado Poli. In entrambi i casi, per motivi di privacy, ho citato le iniziali e non il nome completo dell’autore. 

Invito tutti i lettori a intervenire su questo tema, sia con opinioni articolate, sia con commenti flash. Ogni contributo è gradito, a condizione che sia rispettoso delle posizioni altrui e che non entri nella sfera “personale”

Milo Goj

 

L.B. “L’Iran ha un governo scellerato che opprime il suo popolo, si merita quello che gli sta succedendo e anche di peggio!”.

C.M. “La testa del serpente va tagliata. Israele, il tanto odiato Israele, uno sputo di terra circondato da gentaglia, sta facendo il lavoro sporco per tutti, anche per noi Occidentali”.

A.B. “Sappiamo benissimo da un secolo chi sono i ‘pacifisti’: i miserabili servi nostrani dei regimi stranieri, che sfruttano la loro avversione per la Liberaldemocrazia nella quale la loro pochezza sarebbe evidente per estendere i loro disegni imperiali. Come i fascisti furono gli sgherri del III Reich e buona parte del PCI fu al soldo dell’URSS, 5s e Lega sono oggi i lacché di Putin”.

P.R. (riportando un intervento di G.P.): “I Pacifinti più estremisti si sono addentrati così tanto nelle loro politiche anti-guerra, a sostegno dell’anti-danno, che in realtà sono diventati pro-danno. Le loro politiche anti-danno si sono trasformate in anti-protezione della vita umana e anti-autodifesa/difesa degli altri. La realtà è che in fondo sanno che non si può avere pace con gruppi che sono stati formati allo scopo di portare morte e distruzione. La difesa della pace con tali gruppi è il risultato di essere così ubriachi dell’ego di segnalare virtù come umanitari empatici che sono disposti a trascurare le conseguenze catastrofiche di ciò che stanno effettivamente sostenendo. Non propongono nemmeno soluzioni non violente, come l’arresto dei terroristi e la loro deradicalizzazione in prigione per tutto il tempo necessario ai professionisti della salute mentale.Ignorano semplicemente la violenza che promettono di continuare a commettere”.

Su F.B diversi post ripropongono poi un presunto pensiero attribuito a Marco Pannella (e, comunque, non contestualizzato): “IL PACIFISMO HA PESATO TRAGICAMENTE A VANTAGGIO DEI DITTATORI E A COSTO DEGLI OPPRESSI; A VANTAGGIO DEGLI STATI TOTALITARI MILITARISTI E CONTRO LE DEMOCRAZIE”.

E, a proposito di citazioni. L.D. “Il pacifismo nel secolo scorso ha prodotto effetti catastrofici e meriterebbe di essere messo al bando insieme al comunismo e al nazismo. La direttrice di Radio Radicale Giovanna Reanda, nel suo editoriale del lunedì, richiama la necessità di distinguere tra pacifismo e nonviolenza e di assumersi la responsabilità delle scelte politiche, anche quando difficili “

Milo Goj

Milo Goj

Milo Goj, attuale direttore responsabile de L’Incontro, ha diretto nella sua carriera altri giornali prestigiosi, come Espansione, Harvard Business Review (versione italiana), Sport Economy, Il Valore,...

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