Pubblicato il 6 aprile 1943 in lingua originale, il Piccolo Principe è un libro creato per bambini, ma che appassiona molto di più gli adulti. Questo racconto, è un invito non soltanto ad una profonda riflessione sul senso della vita, ma anche sull’amore e sull’amicizia. Suddiviso in capitoli, il libro narra la storia di un viaggio immaginario di un bambino che vagando nello spazio, conosce diversi personaggi surreali. Ognuno di questi “adulti” con la quale viene in contatto diretto, lasciano al Piccolo Principe, una vera e propria lezione di vita. Tutti questi incontri possono essere “letti”, anche in chiave moderna e contemporanea: in un certo senso, costituisce una sorta di educazione sentimentale.

Un pilota di aerei, precipitato nel deserto del Sahara, incontra un bambino che gli chiede di disegnargli una pecora. Successivamente scoprirà che la pecora dovrebbe servire per divorare gli arbusti di baobab prima che crescano troppo alti e soffochino il suo pianeta. Prima di arrivare sulla Terra, il Piccolo Principe, ha visitato altri pianeti e incontrato strani personaggi: un re, un vanitoso, un ubriacone, un lampionaio, un geografo.

Personaggi e analogie

Il Re ha il solo desiderio di soddisfare la sete di potere e pretende di regnare su tutto esercitando un potere assoluto sul suo unico suddito: un topo che sente solo di notte. Il vanitoso crede di essere il più bello ed intelligente del suo pianeta, per questo porta un cappello vistoso e al tempo stesso ridicolo. L’ubriacone vive solo con le sue bottiglie e passa il tempo a bere per dimenticare che si vergogna di bere, perchè non riesce a trovare una via d’uscita. L’uomo d’affari è un signore grande e grosso impegnatissimo, che passa il suo tempo a contare le stelle che crede di possedere. Scrive il numero delle stelle che ha contato, su un foglio per depositarlo in banca, senza capire che sta sprecando il tempo, perché possedere significa essere utile a ciò che si possiede. Il lampionaio accende il lampione quando tramonta il sole, ma il pianeta in cui abita gira su sé stesso sempre più velocemente obbligandolo a riaccendere continuamente il lampione che si spegne inesorabilmente. Il geografo è una persona anziana che trascrive in grossi libri le informazioni degli esploratori che incontra. E’ quel personaggio che ha bisogno degli altri per conoscere le cose, perché non vuole sforzarsi a farlo da sé.

Parallelismi con l’italiano medio

Sulla Terra, il Piccolo Principe, aveva già parlato con una volpe che gli ha insegnato che, per rendere le cose e le persone uniche, è necessario conoscersi rispettandosi reciprocamente, poichè l’essenziale non è visibile ad occhio nudo. Ma quando arriva l’ora di ripartire per l’astronave e finalmente il fanciullo può ritornare dal suo fiore, con la pecora, la scatola e la museruola, lascia in regalo al pilota il suo sorriso, il suo messaggio, e un mare di stelle da guardare, offrendogli anche l’immagine confortante che lassù, da qualche parte, qualcuno si prenderà cura di lui. Volendo trasporre questo racconto, molto toccante in versione “rivenduta” e “corrotta”, per un pubblico amante della politica si potrebbe commentare sotto un punto di vista innovativo, al passo con il nuovo che avanza interpretando, ciò che l’italiano medio vorrebbe seguire nei dibattiti televisivi.

Le ultime parole famose

Immaginate allora il Piccolo Principe, il simbolo del sogno di felicità di ciascuno di noi, ma anche della possibilità di realizzare quella felicità, attraverso la curiosità, la ricerca, l’amore per le piccole cose ed insieme per l’intero creato e soprattutto, attraverso la fedeltà alle proprie origini interiori, il 18 marzo 2022 quando sbarca nella redazione del quotidiano “La Repubblica” dove apprende che la allora vicepresidente della Regione Emilia-Romagna Elly Schlein, si esprime, come segue, sul primo invio di armi all’Ucraina: “Per chi come me viene dalla cultura del disarmo, è un vero dilemma etico. Penso che la pace non si faccia mai con le armi. Ma non mi sento di demonizzare chi ha risposto a una precisa richiesta della resistenza ucraina. Ciò che invece trovo preoccupante è la corsa al riarmo dell’Europa. La difesa comune dovrebbe servire a ottimizzare, a razionalizzare la spesa militare complessiva dei singoli Paesi, non ad aumentarla” e rimane colpito dai nobili sentimenti di saggezza di questa giovane donna.

Ma nel gennaio del 2023, la giovane donna, PROVENIENTE DALLA CULTURA DEL DISARMO, CONVINTA CHE LA PACE NON SI FA MAI CON LE ARMI, vota a favore della conversione in legge del D.L. avente ad oggetto: “Cessione di materiali d’armamento alle autorità governative dell’Ucraina” che viene prorogato fino a tutto il 2023. A questo punto il Piccolo Principe si chiede quale punto di arrivo di un percorso di conoscenza interiore rende un essere umano, un vero Principe nell’anima?

Silvana Segalla

Silvana Segalla

Assistente amministrativo economico presso la Regione Friuli Venezia Giulia, con un passato da dirigente sindacale Rsu.

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