Nei giorni scorsi in occasione dell’articolo dedicato alla scomparsa di Eugenio Scalfari, Riccardo Rossotto ha ricordato come le radici culturali ed editoriali de La Repubblica siano le stesse de L’INCONTRO.

Una questione di particolare interesse

Negli anni successivi al dopoguerra, sia per reazione al ventennio fascista e alla sua spietata censura, sia come reazione al periodo di guerra ed ai suoi lutti e distruzioni, vi fu un importante fiorire di iniziative editoriali. Nuovi giornali e e nuove riviste.
Gli anni successivi alla fine della guerra dal 1946 al 1948 compreso sono stati il laboratorio delle due più importanti riforme del nostro Stato. La fine della Monarchia e l’instaurazione della Repubblica, nel 1946 e la Costituzione.

1946-1948 anni salienti della nostra Storia

Nel 1947 venne attivata l’Assemblea Costituente con il compito di predisporre il testo della nuova Costituzione. La sua pubblicazione, infatti, si ebbe alla fine 1948 con efficacia dal 1° gennaio 1949.

1949: nasce Il Mondo di Ernesto Rossi

I giornalisti e gli opinionisti ritennero, a ragione, che proprio questo fosse il momento esatto per far riprendere vecchie pubblicazioni che il fascismo aveva proibito. Fu il caso di tutti i giornali dei partiti politici e, inoltre, si dette vita a nuove iniziative editoriali.
Fu quindi proprio il 19/2/1949, come ricorda Corrado Augias nell’articolo apparso su La Repubblica il 15/7/2022, in memoria di Eugenio Scalfari, che prese il via la pubblicazione de Il Mondo. Una rivista che annoverava tra i suoi principali collaboratori sotto la guida di Ernesto Rossi proprio il giovane Scalfari.

 

L’INCONTRO giornale di dibattito e scambio di idee

Nello stesso anno 1949 prendeva corpo l’iniziativa, da parte dell’Avv. Bruno Segre, della pubblicazione de L’INCONTRO. Giornale che già nel proprio titolo ambiva ad essere luogo aperto alla discussione, al dibattito, allo scambio di idee, ma giammai allo “scontro”.

Da 70 anni siamo un riferimento per le perone libere e democratiche

Il Mondo ed Eugenio Scalfari hanno poi avuto ulteriori seguaci ed emulatori (basti ricordare, tra i tanti, L’Espresso che vide la luce nel 1955). Mentre L’INCONTRO è rimasto sostanzialmente inalterato ed unico nel panorama editoriale italiano per ben 70 anni.

Ancor oggi L’INCONTRO prosegue le pubblicazioni, “online”, con un nuovo Editore ed una nuova Direzione, ma lo spirito è rimasto sempre quello di tanti anni fa.
Viva L’INCONTRO.

Alessandro Re

 

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