Agosto è stato un mese importante per il mondo delle start up immobiliari in Usa. Adam Neumann, già fondatore del megabrand di coworking WeWork, cacciato dopo aver bruciato 20 miliardi di dollari (ricevuti da Masa Son di Softbank), ha annunciato una nuova startup.

Flow offre immobili molto residenziali

Si chiama Flow e si occuperà di immobili residenziali. Venti anni fa, quando Adam studiava al Baruch College di New York, aveva lanciato un’idea innovativa nel mondo immobiliare che aveva chiamato “concept living”. Voleva applicare i principi dello studentato a delle residenze ubicate nei centri delle principali città americane destinate a giovani professionisti. Ma il suo professore dell’epoca boccio l’idea, a suo dire nessun imprenditore avrebbe mai avuto abbastanza denaro per cambiare il modo di vivere delle persone.

Non è chiaro se fu per questo ma Adam decise di dedicare le sue energie al mondo degli uffici e creò WeWork. Ma nel 2016 forte dei quattrini raccolti, lancio anche il business residenziale con il marchio We Live. Offriva appartamenti con piscina e cucine comuni a persone che erano spinte fuori dalle grandi città americane a causa dei costi eccessivamente elevati degli appartamenti.

Adam ricomincia con gli investimenti di Marc Andreessen

Le cose non andarono bene. Nel 2019 WeWork fu sull’orlo del fallimento, gli investitori persero oltre 20 miliardi di dollari e Adam venne allontanato (ma molto ben remunerato) dalla società. We Live venne chiusa successivamente
A distanza di soli 3 anni riparte con Flow. La notizia più rilevante è che uno dei più grandi nomi del venture capital, Marc Andreessen, fondatore del fondo Andreessen Horowitz (uno dei principali investitori in Facebook ed in Airbnb) ci crede. Ha deciso di investire 350 milioni di dollari in questa nuova iniziativa di Neumann.

Una startup con una valutazione da 1 miliardo di dollari

Molti sono scettici su questo investimento di Andreessen. Si tratta di molti soldi per una startup della quale si sta parlando molto ma che per il momento non è ancora operativa. E la valutazione di 1 miliardo di dollari appare molto molto elevata. Si tratta del primo caso di startup che nasce già come Unicorn (si definiscono Unicorn le startup con una valorizzazione di almeno 1 miliardo di dollari). Va detto che, secondo quanto riportato dalla stampa americana, Neumann ha già acquistato oltre 3.000 unità immobiliari tra Miami, Atlanta e Nashville e che negli Stati Uniti vi è una cronica carenza di appartamenti perché non si costruisce abbastanza rapidamente.

Cavalcare la crescita del mercato americano delle case

Tra il 2018 e il 2020 la carenza di case in America è cresciuta da 2,5 milioni a 3,8 milioni. Ed i recenti aumenti nei tassi d’interesse della Fed per contrastare l’inflazione non potranno che rendere maggiormente difficile costruire nuove case a prezzi accessibili. La legge della domanda e dell’offerta porterà i prezzi delle nuove case a crescere maggiormente dei salari, costringendo di fatto, soprattutto le nuove generazioni a rivolgersi al mercato dell’affitto.

Cambiare il modo di vivere delle persone

Flow nelle parole del suo fondatore vuole combinare “la creazione di una comunità con le più recenti innovazioni tecnologiche”. Ma non solo, per Neumann va rivista anche la catena del valore e superata la distinzione tra proprietario e inquilino. Con che modalità lo scopriremo seguendo questo visionario del real estate che dopo 20 anni vuole dimostrare che il suo professore aveva torto e che si può cambiare il modo di vivere delle persone.

Giovanni Maria Paviera

 

 

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