7 domande questa volta è una sola domanda, all’Ing Roberto Giolito, designer automobilistico conosciuto a livello internazionale: tra le sue realizzazioni la Fiat Multipla (esposta al Moma di New York) e la nuova 500 del 2007. L’occasione è la visita, e la conseguente cronaca, al museo dell’Heritage Hub in via Plava 81 a Torino. Assolutamente consigliato!

Entri. Navata centrale e navate laterali. Silenzio. Emozione. È come entrare in una cattedrale. C’è la storia di tutti noi qui dentro. Dei nostri nonni e di noi nipoti.
C’è lamiera e c’è ingegno. Auto-mobili come oggetti viventi, in movimento.
Democraticamente una a fianco dell’altra: l’auto del presidente e l’auto del battilastra.

È lo spirito di un secolo quello che attraversi

Lo spirito di una città capitale, un museo del Risorgimento riferito alle 4 ruote.
Niente a che vedere con il Museo dell’Auto, che ricorda più un set cinematografico.
Qui c’è la storia che tocchi con mano e con occhi, ci passeggi a fianco .
E passeggiando capisci. Capisci l’importanza della memoria e l’importanza di una visione del futuro. E l’una si nutre dell’altra: capisci il passato e senti il futuro.

Competenza e Passione

Concept car di epoche fa che sembrano sofisticate auto elettriche di oggi.
Come i poeti sentono le cose che verranno così i designer le auto che verranno.
C’è un novello Virgilio che ci guida in questo regno meraviglioso, sulle orme di Dante (Giacosa) e di tanti altri sommi poeti del design. Ma queste sono opere collettive, non dimentichiamolo mai. Qui senti tutti quelli che hanno reso possibile che una idea diventasse oggetto in movimento.

Mezzi militari e auto da competizione, auto blu e auto operaie , auto da mare e auto da monti . Auto famigliari nel senso che c’è sempre qualcuno in famiglia che le ha possedute
Così , in questa fabbrica capannone, la luce che entra dall’alto illumina naturalmente un secolo di storia.

Di nostra storia

Senti la polvere e le ferite del tempo. Senti la libertà, la gioia, la leggerezza che l’auto in certi istanti ha regalato a milioni di noi. Percepisci la differenza tra restauro e conservazione, rivaluti la polvere e la carrozzeria stinta , come rughe su un volto vissuto a confronto con un volto da chirurgia estetica. Pensi a tutti quelli che le hanno guidate, guardate, costruite, immaginate, realizzate. Sognate.

Chissà che non vi venga un’ispirazione

Pensi agli Eroi e alle Persone anonime. Alle loro storie . Un capannone capolavoro di Umanità. Esci e senti di aver fatto un viaggio nel tempo e nella memoria. Nell’ingegno.
E capisci un pezzo di più di questa città, di questo Paese. Vi invito tutti amministratori in cerca di una visione per la città di domani. Veniteci da soli . Chissà che non vi venga un’ispirazione.

Se questa è la cattedrale dell’auto, tu sei il cardinale“, gli dico uscendo.
Sono solo il sagrestano”. Mi risponde sorridendo Roberto Giolito.

Eraldo Mussa

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