Abbiamo assistito ad uno “choc” pericoloso di cui non avevamo proprio bisogno.
Ancora una volta uno strafalcione di Cristine Lagarde. Nella riunione di giovedì scorso la Bce ha preso delle misure che tutti si attendevano. La fine degli acquisti dei titoli di stato e un aumento dei tassi era ampiamente atteso dai mercati che avevano già incorporato questi accadimenti nel valore dei titoli. Non ci sono perciò state decisioni ampiamente inattese da sconvolge le azioni degli investitori.

Una pessima comunicazione da parte della Bce

Quello che ha generato una valanga di vendite sui mercati che hanno bruciato 264 miliardi a livello europeo e 39 miliardi di capitalizzazione alla borsa italiana è stata la modalità di comunicazione utilizzata. E non è la prima vola che la Lagarde entra come elefante in una cristalleria. Questa volta ha usato lo stesso bazooka che Draghi aveva usato per stoppare le azioni degli speculatori contro l’Euro al contrario. Incoraggiando chi voglia speculare contro i paesi a bilancio più fragile a farlo. A scapito delle economie EU e dell’Euro che non a caso ieri si è svalutato contro il dollaro.

Rischio stagflazione

Lagarde è intervenuta in maniera verbalmente inopportuna in una situazione assai delicata in cui due forze opposte richiedono un equilibrio ed una precisione di azioni da orologiaio svizzero. Un forte aumento dell’inflazione che richiede l’utilizzo della leva monetaria per contrastarla. E nello stesso tempo, una fragilità tendenziale delle economie europee già gravate da molteplici problemi quali la recente uscita dalle restrizione pandemiche, per altro ancora presenti in Cina, una guerra disastrosa in Europa, una fortissima crisi energetica, singhiozzi continui nella catena dei valori, una crescente difficoltà logistica con esplosione dei costi dei noli e carenza di vettori, etc..

Una situazione quindi che molti commentatori ritengono potrebbe portare ad una seria recessione. Situazione che richiederebbe misure espansive e non restrittive per evitare il peggiore di tutti i mali. La stagflazione. La situazione che si genera con assenza di crescita economica in presenza di inflazione. In più alle domande di chi chiedeva come la Bce si stesse preparando per le misure anti spread di cui si parlava da tempo e che sembravano imminenti si è mostrata totalmente impreparata. Certamente la Bce non può permettersi questi errori che valgono più delle manovre di bilancio degli Stati membri dell’Europa e che generano danni enormi ai suoi cittadini.

Nessun “manager” di alcunché può oggi assumente posizioni di rilievo senza alcuna competenza o almeno sensibilità ai temi della comunicazione. Il nostro ministro Franco, sempre felpato e misurato, nei suoi commenti, ha commentato che il rialzo dei tassi deve avvenire «senza tensioni e senza choc». Chi ha orecchie per capire capisca.

Cesare Valli

Cesare Valli

Esperto di strategia di Comunicazione Ha gestito alcune delle più note società nei comunicazione a livello internazionale lavorando su più mercati mondiali. Al suo attivo 5 privatizzazioni, oltre...

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