Il fondatore de L’Incontro Avv. Bruno Segre compie oggi, 4 settembre 2021, ben 103 anni!

Se vi è una dimostrazione vivente del fatto che l’età avanzata, quando sia assistita da una mente lucida, attenta ed aperta a tutte le novità, non incide affatto sulla vita ordinaria di una persona, questo è proprio il caso di Bruno Segre.

Egli, infatti, con l’aiuto della sua collaboratrice sig.ra Elena, intrattiene quotidianamente rapporti con colleghi, amici, storici ed istituzioni a cui egli invia articoli, lettere, commenti, ecc.

Egli, poi, partecipa attivamente a tutte le manifestazioni che sono la base della nostra democrazia e che ci ricordano come solo grazie al sacrificio personale di tanti giovani, come lui, il nostro Paese riuscì ad uscire dalla guerra con la forte determinazione di una nuova vita in comune, dopo essere riuscito ad ottenere la Repubblica, prima e la Costituzione, poi.

Il 25 aprile scorso, avanti alle Carceri Nuove di Torino, ove numerosi prigionieri trascorsero momenti di vero terrore, in balia dei tedeschi e dei repubblichini, egli ha pronunciato ancora una volta un discorso esemplare sul valore della libertà ritrovata e che occorre sempre difendere da ogni assalto di coloro che intendono tornare ad un’epoca in cui uno decideva e tutti gli altri dovevano ubbidire.

Infine, i suoi contributi a L’Incontro continuano a rappresentare, ancor oggi, i fondamentali del suo pensiero, ribaditi con forza per 70 anni di storia de L’Incontro, quali la laicità dello Stato nel rispetto di tutte le religioni, che non possono e non debbono intromettersi nei compiti fondamentali dello Stato stesso; l’antimilitarismo, inteso come ricerca della pace tra i popoli; la libertà dei cittadini quale valore sommo, da difendere e da tutelare contro tutti i regimi, a volte basati su opposte ideologie,  oppressivi e reazionari.

Un esempio recentissimo è rappresentato dal suo ultimo contributo che L’Incontro ha pubblicato il 19 luglio u.s. sulla necessità di abolire il Concordato.

L’Avv. Segre ha censurato, con forza ed a ragione, l’ultimo intervento della Chiesa Cattolica che in merito alla recente riforma sui diritti (Ddl Zan) ha richiesto allo Stato Italiano di provvedere a modifiche e/o rettifiche da essa ispirate.

Se il Concordato è infatti, un contratto tra Paesi sovrani, ciascuno ha il dovere, basato sul diritto internazionale, di rispettare l’altro, le proprie Istituzioni e le proprie leggi.

Se nel 1948 il Concordato, considerata l’epoca e la situazione della Società italiana, fu forse una necessità, ora, a distanza di molti anni da allora, non è certo uno scandalo che si ripensi in toto a tale rapporto.

Tanti auguri Bruno e viva L’Incontro.

Alessandro Re

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