È stato incriminato due volte, è coinvolto in diversi scandali anche a sfondo sessuale, viene dipinto come un narcisista patologico, ma Donald Trump si avvicina sempre piu alla vittoria non solo delle primarie repubblicane, ma anche a quella delle elezioni presidenziali del 2024. Infatti, Trump è avanti agli altri candidati repubblicani di 40 punti percentuali secondo le fonti di Reuters, nonostante tre anni di guai e sconfitte.

Ha vinto in modo totale il 15 gennaio in Iowa (uno degli Stati chiave per i repubblicani), tanto che uno dei candidati rivali più insidiosi, Ron de Sanctis (attualmente governatore della Florida) si è ritirato e ora lo appoggia. Resta Niki Haley, ex ambasciatrice degli Stati Uniti presso le Nazioni Unite che, però, come detto, è al momento molto indietro. In New Hampshire, Niki si è detta quasi soddisfatta. Come se perdere con un distacco di 12 punti fosse una mezza vittoria.

Diverse sono le ragioni per le quali, anzitutto i repubblicani, nonostante la pesante sconfitta alle elezioni di midterm di novembre 2022, hanno molte possibilità di vincere la corsa Presidenziale. Principalmente si tratta di ragioni economiche: i dati sulla disoccupazione – che sono scesi dal 6,3% nell’era di Trump a 3,4% con Biden, non convincono: anche se veri, gli stipendi sono rimasti inalterati e non adeguati all’inflazione che per diversi anni è stata galoppante (nonostante i tentativi del governo Biden e della Fed di minimizzare il problema).

Inoltre, il trend democratico ormai estremo dell’inclusione a tutti i costi delle minoranze spaventa l’americano medio: la lotta al razzismo e all’emarginazione è sacrosanta, ma quando si preferiscono a priori le minoranze senza valutazione delle competenze, si crea un sentimento di ingiustizia. In questo i repubblicani sono addirittura agli antipodi, promettendo inflessibilità alle frontiere e privilegi per gli americani. E tra i repubblicani, ad ora Trump viene percepito come il candidato più convincente: paradossalmente, il costante accanimento della giustizia e dei media contro di lui lo hanno fatto considerare nel lungo periodo quasi come una vittima politica, creando dei dubbi contro i suoi detrattori.

Inoltre, dopo anni con un presidente dalla personalità non molto spiccata come Biden, molti americani tornano a desiderare una figura più forte e autoritaria. Infine, e non è motivo da poco, l’amministrazione Biden ha coinvolto, gli Stati Uniti in ben due guerre in soli tre anni, con gravi spese militari e perdite umane.

Molti, peraltro, pensano che Trump sarebbe riuscito addirittura a fare evitare il conflitto russo ucraino con le proprie capacità diplomatiche soprattutto con l’amico Putin. E che avrebbe saputo dialogare in modo più autorevole e deciso anche con Netanyahu, che al momento è ai ferri corti con Biden. Tanto che molti sono convinti che se Trump venisse eletto, in pochi mesi entrambi i conflitti si risolverebbero, con evidenti ripercussioni favorevoli per tutto il mondo.

Flavia Tibaldi

Flavia Tibaldi

Flavia Tibaldi diventa avvocato a soli 23 anni. Lavora a Parigi come legale negli arbitrati internazionali nello studio Lette et Associés. In seguito, torna a Milano nello studio legale di famiglia. Dal...

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