Sto pensando a Gaia, si avete capito bene, non JJ4 un numero asettico, Gaia l’orsa, Gaia la mamma, Gaia la vittima innocente, catturata, separata dai suoi cuccioli, prigioniera in attesa di una sentenza, giudicata per aver fatto ciò che in natura è la regola. Ho cercato di immedesimarmi in Gaia e per proteggere i miei piccoli farei esattamente la stessa cosa.

Ci piace la natura, scaliamo le montagne e se cadiamo non le abbattiamo, sciamo e se ci spacchiamo tutto non pretendiamo di sciogliere la neve, ci immergiamo e se non riemergiamo non prosciughiamo i mari o uccidiamo tutti gli squali della zona, perché accanirsi contro Gaia? Nei paesi civili, dove vivere in natura è un fatto normale, non sarebbe venuto in mente a nessuno di catturare e abbattere un’orsa che ha fatto l’orsa, si abbatte solo se mangia un essere umano e questo è giusto.

La verità è che impegnarsi per conoscere l’etologia dei selvatici comporta sforzo e tempo, non lo facciamo per i nostri amici a quattro zampe coi quali viviamo tutti i giorni, figuriamoci per gli animali che potremmo incontrare facendo una passeggiata nel bosco. La nostra ignoranza e arroganza non può essere pagata da Gaia, ci sono delle responsabilità che si vogliono scaricare su di lei di cui non ha colpa e di conseguenza non è un pericolo, altri sono i pericoli e proprio a questi bisognerebbe chiedere conto in modo serio. Vero è che spargere paura fa si che i veri responsabili possano passare, come al solito, impuniti.

In questi anni avremmo dovuto imparare che spargendo paura, ci tolgono la lucidità di pensiero, il senso critico e grazie alla paura ci fanno fare cose dissennate, questo è il motivo per cui non bisogna mai aver paura, hanno scritto anche un libro con questo titolo. Gaia deve essere difesa perché dobbiamo essere uomini, uomini giusti che sanno riconoscere dove hanno sbagliato e porre rimedio in modo etico agli errori fatti, non bambocci che mostrano i muscoli con un essere che alla fine ha fatto quello che, nelle stesse circostanze, avremmo fatto anche noi.

La storia di Gaia mi ha colpito nel profondo, mi ha fatto arrabbiare e soffrire molto, mi ha fatto capire che Gaia, oltre a una mamma orsa privata di cuccioli e libertà perché ha fatto il suo dovere è un simbolo, Gaia siamo noi e questo è il mondo in cui viviamo, a me non piace e per questo lotterò fino alla fine perché giustizia sia fatta. GAIA LIBERA!

Carla Bortolotti

Carla Bortolotti

Da sempre impegnata nella tutela degli animali

Discussione

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *