Liana Orfei ha avuto sicuramente una vita vera, e al tempo stesso (proprio come avviene) la sua vita è davvero un romanzo. Per fortuna, la regina del circo nonché attrice per una sessantina di film (ivi comprese bazzecole tipo Federico Fellini e Antonio Pietrangeli) ha deciso di mettere per iscritto i suoi ricordi. Lo ha fatto per una casa editrice prestigiosa come Baldini&Castoldi, e il titolo è per l’appunto Romanzo di vita vera. Talmente vera da sembrare quasi falsa, perché di cose nella vita di Liana Orfei ne sono accadute davvero tante.

Liana non ne risparmia nessuna, ma va detto che il suo modo di raccontare, così liscio, senza fronzoli e al tempo stesso sapientemente ironico, aiuta la lettura e rende un vero e proprio piacere tuffarsi dentro questa vita piena di colpi di scena.

Guerra, circo e cinema

Si racconta di una bambina che nella seconda guerra mondiale è costretta come molti altri suoi coetanei a rifugiarsi in un paese di campagna per sfuggire agli orrori della guerra. Questo dopo essere nata nel carrozzone di un circo durante una notte di tempesta, e dopo una grave malattia che l’ha costretta a restare a lungo a letto quando era ancora molto piccola.

Si racconta di una donna che si impone nel mondo del cinema quando è ancora una ragazzina, e che come tanti suoi colleghi dell’epoca (siamo a cavallo tra gli anni Cinquanta e i Sessanta) si aggira in un cinema italiano che lavora a pieno regime (350 film ogni anno, una cifra mai più raggiunta) e si trova bene sia con grandi sia nelle piccole produzioni. E si racconta anche tutto quello che le è intorno: la famiglia, il primo matrimonio, il circo, le conoscenze a Cinecittà e dintorni.

L’amicizia con Fellini e Masina e lo sbarco a Cinecittà

Federico Fellini e Giulietta Masina le fanno visita nelle feste comandate, e la vocina del regista riminese è come se la sentissimo. Ma sentiamo anche il grande divertimento di lavorare nei film di Ercole, di Maciste e dei pirati, dove la bionda Liana è quasi sempre dalla parte del bene ma patisce il freddo quando deve fare il bagno nelle cascatelle di Monte Gelato, un posto nei pressi di Roma dove hanno girato quasi trecento film.

Liana Orfei può felicemente contare sul giudizio favorevole di tanti importanti personaggi primo tra tutti Mario Verdone, uno dei primi docenti di storia del cinema nonché padre dell’attore Carlo e del regista Luca. Ma soprattutto gode di una fama favorevole pressi le persone che lavorano perché è simpatica oltre che professionalmente ineccepibile. Umberto Lenzi, che l’ha diretta in parecchi film ed era noto per le urla colleriche con le quali apostrofava che non gli dimostrava obbedienza pronta, cieca e assoluta, con lei non ha mai avuto uno screzio.

Con Mastroianni il bacio più lungo

Nella sua autobiografia, Liana Orfei racconta come un agente cinematografico l’abbia notata in uno spettacolo circense e a 19 anni le abbia chiesto insistentemente di fare cinema. E di fronte al suo rifiuto, abbia portato Federico Fellini a vedere lo spettacolo stesso e l’attrice prescelta per la settima arte. Inizia così casualmente una carriera che la porta a lavorare con Strehler, con Dino Risi, con Orson Welles e la mette in coppia con Mastroianni… In una gabbia di leoni, dove scambierà con l’attore latin lover il bacio più lungo della storia del cinema italiano, emozionata non per il bacio bensì per la paura dei leoni.

Le avventure sono davvero tante. Il divertimento cresce, le sorprese non si contano. E dal circo arriva tutto, fin dai tempi dell’uomo delle caverne. Il circo, per Liana Orfei, è alla base di tutto lo spettacolo, è una scuola di vita. E la sua vita è per noi un’inesauribile fonte di emozioni.

Stefano Della Casa

Steve Della Casa

Critico cinematografico e giornalista. E stato tra i fondatori del Torino Film Festival, che ha diretto fino al 2002. Ha presieduto dal 2006 al 2013 la Film Commission Torino Piemonte e ha diretto dal...

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