Questa risposta di Patrizia Sandretto arriva come eco alla “lettera aperta” che l’editore dell’Incontro Riccardo Rossotto ha scritto al neo sindaco di Torino Stefano Lo Russo e che si trova qui.

Ho letto la lettera di Riccardo Rossotto indirizzata al sindaco Lo Russo e ne condivido gli auspici per il rilancio di una collaborazione pubblico-privata. Parto da alcuni concetti che ho già espresso nel corso degli ultimi anni. Desidero focalizzarmi sul sistema dell’arte contemporanea nella nostra città che, dagli anni Novanta, è cresciuto e si è consolidato.

La città dell’arte contemporanea ha dato vita a un’economia di settore, con una concentrazione di spazi e professionalità e una ricca proposta espositiva che hanno avuto ricadute positive anche sull’offerta turistica.

Tuttavia, oggi l’immagine di Torino città dell’arte contemporanea è appannata.

Il suo primato è messo in discussione da città molto competitive come Milano, Napoli, Roma. La cooperazione pubblico-privato, uno degli elementi decisivi del successo del modello torinese, si è gradualmente ridotta: l’arte contemporanea è diventata secondaria nella comunicazione e nelle politiche urbane.

Sono certa che il nuovo Sindaco avrà modo di promuovere una fiorente stagione di riattivazione e di propositività, oltre che di rilanciare progettualità ragionate e condivise.

Patrizia Sandretto

Redazione

La redazione de L'Incontro

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