Credo che siamo assaliti tutti da momenti di schizofrenia. Nel corso delle nostre giornate partecipiamo , più o meno attivamente, al dibattito su varie tematiche che infiammano le nostre piazze, poi , nel momento in cui ci sediamo e lèggiamo o vediamo in televisione gli spezzoni della nostra cronaca politica , economica e sociale, diventiamo critici, ironici, disfattisti o comunque pessimisti sui destini di questa “italietta”.Tutto ciò dimenticandoci che questo Paese è abitato da Noi; che siamo noi, pro-quota, i protagonisti di questa continua giostra di priorità da affrontare e cercare di risolvere , soprattutto per i nostri ragazzi, perpetrando un atmosfera da perenne derby di due curve che non si ascoltano e continuano a urlare i loro slogan semplificatori di una realtà molto complessa… salvo poi distrarsi , girare pagina e occuparsi , gridando la propria irritazione, di altro.“Per fortuna ci sono i due Presidenti” titolava in queste ore un bel editoriale dell’HuffPost: certo, dobbiamo ringraziare questi due “poco italiani” “se stiamo reggendo, come Paese, in questi mesi cruciali per il nostro futuro. Ho raccolto tre pillole di questa schizofrenia che vi riporto per le vostre riflessioni”.

OMOTRANSFOBIA

Non doveva essere urgentissimo portare in aula il decreto Zan per dare finalmente un segnale di attenzione e di modernità‘su un tema importante della nostra coesione pacifica e rispettosa dei  principi costituzionali?Il tema è finito in soffitta; è uscito dai radar della politica e dell’interesse generale.Nessun dibattito, nessuna manifestazione, nessuna diretta sui social network. Silenzio: se ne riparlerà forse a settembre. “Sono allibito– scrive con un Twitter Davide Faraone, che fino alla fine, come presidente dei senatori di Italia Viva, ha cercato una mediazione sul testo del decreto che permettesse la sua approvazione-dal comportamento di certi partiti e del sistema di informazione.Dobbiamo aspettare che Fedez torni dalle ferie?” gli replica Ivan Scalfarotto. Un caustica battuta che da la cifra della serietà’ e della attenzione della politica su questo delicatissimo tema.

LO SCONTRO SUI VACCINI

La Twitter  Karen Rubin, “nella sua rubrica “Qui e Ora”,  ci fotografa cosi’ “Lo scontro tra chi drammatizza il COVID e chi lo minimizza ha prodotto  un polarizzazione del pensiero che non permette ne’ agli uni né agli altri di conservare obiettività’.Un distorsione cognitiva che porta alla massima semplificazione della realtà’. Le persone iniziano a vedere soltanto gli estremi, bianco o nero , senza nessuna sfumatura intermedia. Gli individui legati ad una idea drammatica del COVID non gioiscono di nessuna buona notizia….i negazionisti, sospettano di complotti sempre più inverosimili. Secondo loro le foto dei vip che si vaccinano sarebbero costruite ad hoc, le siringhe non conterrebbero siero perché è una sostanza pericolosa con cui si vorrebbero contaminare solo le persone comuni. Ad ogni morto che non si era vaccinato danno un significato di causalità….le due fazioni hanno entrambe un’adesione esasperata e incondizionata a un’idea che non ammette dubbi ed esclude categoricamente che anche la visione opposta possa contenere elementi di verità come accade nelle realtà complesse. Ogni nuova informazione o accadimento è trasformato in una prova inconfutabile di quanto si ritiene sia vero….il fanatico No Vax può arrivare al punto di sottolineare con un filo di voce in terapia intensiva di non essere vaccinato e che mai lo farà. È accaduto all’ospedale Ca’ Foncello di Treviso e al Mauriziano di Torino. Mentre i medici si adoperano per salvare vite a rischio assistono ad un turbamento mentale da non sottovalutare.”Cosa aggiungere?Un silenzio meditativo sulle nostre condotte.

UN PREMIO A CHI SI VACCINA? PERCHÉ NO?

Biden sta pensandoci seriamente : visto il calo dei candidati al vaccino sta per emanare un provvedimento che riconosca 100 dollari a chi si faccia fare la puntura. La figlia di cinque anni di Daria Bignardi, percependo attenzione al tema in famiglia, si lascia andare, nella sua cinica ingenuità’, a proporre” perché in Italia non lo facciamo anche noi?”. Insomma,  invece di parlare di obbligo perché’ non pensiamo a degli incentivi? Stiamo vivendo un momento storico caratterizzato da decine e decine di sussidi pubblici, perché’ fare gli schizzinosi e non aggiungerne uno per ridurre il numero dei non vaccinati?Per alcuni sarebbe una scelta vergognosa, umiliante. Meglio lasciar perdere e continuare a gestirci l’incubo di nove milioni di No Vax e Boh Vax? Mah….! Finite le pillole. Il bello….si fa per dire…è che gli attori- protagonisti siamo noi.

Riccardo Rossotto

Riccardo Rossotto

"Per chi non mi conoscesse, sono un "animale italiano", avvocato, ex giornalista, appassionato di storia e soprattutto curioso del mondo". Riccardo Rossotto è il presidente dell'Editrice L'Incontro srl

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