Una scalata parallela, ma con un traguardo finale dal sapore molto diverso. La classifica della qualità della vita stilata dal quotidiano economico Il Sole 24 Ore conferma: anche per il 2019 Milano è il capoluogo di provincia (area metropolitana, oggi) dove si vive meglio. Il centro della Lombardia si consolida sul gradino più alto del podio. Torino, invece, si ferma al 33esimo posto e guadagna cinque posizioni rispetto al 2018, ma il suo “viaggio” verso le posizioni alte del ranking è ancora lungo.

Certo, le chiavi di lettura che fornisce la graduatoria del Sole possono anche lasciare qualche spazio all’ottimismo. Perché grazie alla serie storica, si vede che nel 1990 era Milano a veleggiare al 39 esimo posto, mentre Torino, nello stesso periodo, si trovava davvero in zona retrocessione, si direbbe con una terminologia da classifica sportiva, con la sua 70 esima posizione su 107 capoluoghi analizzati. In circa trent’anni, quindi, Milano ha guadagnato 38 posizioni e Torino 37, pesa evidentemente, però, il punto di partenza.

Questo per quanto riguarda la storia, il passato. Ma nel racconto del presente, invece, si può procedere alla lettura dei singoli argomenti messi sotto la lente d’ingrandimento dell’indice per la qualità della vita, con le conseguenti classifiche settoriali.

Nel confronto, Torino supera Milano solo nel settore Giustizia e Sicurezza, dove il capoluogo piemontese si trova al 91 esimo posto mentre Milano è all’ultimo posto sul gradino 107. Lo sguardo dall’alto in basso, finisce qui. Perché in tutti gli altri settori Torino si trova alle spalle. Per quanto riguarda ricchezza e consumi il divario si riduce: Milano è al secondo posto, nella graduatoria guidata da Aosta, ma Torino non si allontana troppo dal podio, guadagnandosi un onorevolissimo 5° posto: posizione che l’anno scorso occupava Bologna e che Torino vedeva come un miraggio, visto che si trovava in 25 esima posizione.

Nel settore ambiente e servizi, la forchetta si amplia: Milano è quinta, mentre Torino è 26esima. E su questo punto, mentre in Piemonte ci si gode una mini scalata di venti posizioni in un anno, dal 46esimo al 26esimo posto, Milano, invece, esce dal podio che nel 2018 occupava sul secondo gradino.

Per gli affari e il lavoro Milano e Torino viaggiano comunque con un segno positivo nel confronto con l’anno scorso. La prima metropoli vince l’oro che nasce da una rincorsa partita dal sesto posto del 2018, mentre il capoluogo piemontese è 14esimo quando nello stesso periodo dell’anno scorso doveva accontentarsi del 46esimo posto.

Infine, uno dei settori messi sotto osservazione è quello della cultura e del tempo libero. 

Qui purtroppo le note sono molto più soavi e dolce per Milano rispetto a Torino che vive un vero e proprio tracollo in classifica. Milano guadagna posizioni, poche ma significative dal decimo posto del 2018 passa al terzo. Per Torino, invece i numeri sono molto diversi e, soprattutto, di segno opposto. Nel 2019, la città che si appresta a diventare capitale del cinema nel 2020 è solo al 35 esimo posto, tornando alle posizione del 1990, quando era al posto numero 37. Nel 2018, invece, era dodicesima, posizione che aveva già occupato nel 2016.

Numeri sui quali riflettere in termini di programmazione e di rilancio.

Alessandro Cappai

Giornalista. Insegna giornalismo digitale al master in giornalismo “Giorgio Bocca” all’Università di Torino. È un orgoglioso iscritto dell’Online News Association. È stato speaker al Festival...

Redazione

La redazione de L'Incontro

Discussione

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *