Buon compleanno Incontro. Buon compleanno a noi.

Sono trascorsi due anni da quando questa testata ha cambiato supporto di pubblicazione ed è passata dalla carta al web. Una trasformazione digitale che non ha intaccato, anzi ha ampliato, le sue linee guida e i suoi principi ispiratori. Quelle che sono state alla base del lavoro del nostro fondatore Bruno Segre e che i nuovi “coraggiosi” hanno saputo interpretare e aggiornare.

Sono due anni che sembrano due secoli. Il mondo è cambiato e vogliamo che continui a cambiare. Perché se l’obiettivo per molti è: tornerà tutto come prima. Per noi, e per altri che stanno dalla nostra parte, il punto di arrivo è un mondo che sia un po’ diverso e un po’ migliore.

È il secondo compleanno e il primo senza Beniamino Bonardi, il nostro primo direttore che continuiamo a ricordare attraverso i suoi scritti. Il suo approccio è un esempio, come ha ricordato anche l’editore Riccardo Rossotto. Laico, ambientalista e radicale, Beniamino ha saputo incarnare il nuovo spirito dell’Incontro e aggiornare un manifesto che ancora oggi guida me e la collega Martina Tartaglino che quotidianamente lavora sulla nostra testata.

Siamo L’Incontro e siamo una prima persona plurale fatto di donne e uomini che oggi hanno un luogo in più, uno spazio di discussione e protagonismo. Si chiama Comitato Amici dell’Incontro. È un luogo aperto nato per coinvolgere anche le persone che non hanno voce.

Quest’anno strano, è ancora la continuazione del precedente. È il tempo dell’audacia, aveva scritto Alessandro Baricco durante il primo periodo di lockdown. E non c’è tempo per l’ordinaria amministrazione in un momento straordinario. Tutto quello che si “era sempre fatto così” sta capitolando sotto l’influenza malefica del Covid.

Come dimostrano i nostri dossier, L’Incontro di oggi è una sintesi di memoria e futuro. Guardiamo alla storia, alla memoria, come luogo per le radici di un albero che vuole crescere alto e forte.

Parliamo di un nuovo piano di sviluppo europeo che si chiama Next Generation Eu e nel nome riassume Europa e nuove generazioni.

Parliamo di una nuova visione dell’economia che guarda al profitto e all’impatto. Uno sviluppo che non solo sia sostenibile, ma che considera il progresso non solamente per metriche economiche.

Questo compleanno lo dedichiamo a loro: alle nuove generazioni che vivranno e saranno protagoniste nel 2030, perché al passaggio di testimone crediamo, soprattutto a chi ha davvero gambe forti e teste veloci per poter raggiungere i traguardi.

Buon compleanno a L’Incontro e a buon futuro tutti noi.

Redazione

La redazione de L'Incontro

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