Quando, lo scorso 22 luglio, ho pubblicato l’editoriale “Miss Olanda, Vale Petrillo & Co, tutela di un diritto o deriva neroniana?”, non ho preso posizione, ma ho invitato i lettori a intervenire. Il tema è molto delicato: alcuni fatti di cronaca recenti, come la conquista, da parte di due transgender, rispettivamente del titolo di Miss Olanda e di una medaglia di bronzo in una gara femminile alle Paraolimpiadi di Parigi, rappresentano davvero un passo avanti verso l’affermazione dei diritti individuali?

Nell’editoriale aggiungevo poi come in UK sia (se non legalmente, di fatto) passato il principio che ognuno è libero di decidere a quale sesso appartenere, indipendentemente da quello biologico. Tanto che, per non offendere chi si sente di sesso femminile, ma ha apparati genitali maschili, le linee guida del Servizio sanitario di Sua Maestà consigliano di non parlare più di malattie oncologiche delle donne (come ad esempio ll cancro alle ovaie), bensì di patologie che possono colpire “chi è titolare di collo uterino”.

Le reazioni dei lettori sono state per lo più improntate al dialogo. Certo, non sono mancati commenti tranchant come “Siamo in un mondo fuori!”, o velatamente ironici come “per evitare guai, è meglio salutare dicendo: buongiorno, esseri umani”. Però la maggior parte dei lettori ha cercato un punto d’incontro con chi ha sull’argomento opinioni diverse. Riporto, quindi seguito, la sintesi di un dialogo tra due lettori che indico con le rispettive iniziali.

G.V. Siamo in presenza di tante esagerazioni, condivido. Ma la società deve tenere presente che in natura esistono i “grigi” (perdonatemi!) che vanno rispettati e tutelati.

M.S. I “grigi”, in questa società, stanno sottomettendo TUTTI GLI ALTRI COLORI FONDAMENTALI! E avviene per puro “calcolo elettorale”, non per rispetto delle minoranze! Con i colori fondamentali viene ad essere sottomessa “la verità” che ormai non riesce neppure a gridare vendetta!

G.V. Personalmente, non vengo sottomesso da nessuno. Dobbiamo governare il processo evitando ogni estremismo. Ricordando una cosa: il dolore e la sofferenza di molti.

M.S. Il dolore e la sofferenza altrui l’accetto e li rispetto se mi vengono prospettati con “delicatezza”, non con l’arroganza di chi si sente protetto da lobby potentissime che pretendono di sovvertire il naturale ordine delle cose, imponendo peraltro il silenzio a chi non si allinea!

G.V. No amico. I singoli li devi rispettare comunque. Punto. L’arroganza di chi sfrutta la loro sofferenza per fini politici o personali….hai ragione. Assolutamente NO.

M.S. Certo che il singolo lo rispetto comunque… ma “non” deve impormi la sua dottrina. Ti faccio un esempio esplicativo: rispetto Malgioglio, rispettavo Pasolini, non posso rispettare un “cecco pavone” o un “luxurio” che vogliono imporre il loro pensiero e indottrinamenti nelle scuole con lezioni gender…

G.V. Mi pare esagerato il tuo ragionamento. Non conosco Paone, ma conosco Luxuria. Credimi è molto diversa. E preparati. Con la diversità dovremmo sempre più fare i conti!

M.S. La diversità è sempre esistita e non la condanno assolutamente, perché ciascuno è come è e vive la propria vita come meglio ritiene… ribadisco: chi vuole sovvertire l’ordine naturale delle cose mi “preoccupa” e mi dà “fastidio”! Papi 1 e papi 2 è un sovvertimento innaturale, l’utero in affitto e l’affido a coppie gay sono “forzature” che danneggiano i bambini che hanno tutto il diritto di avere un “papà” e una “mamma” e che alla loro età non possono scegliere!Vanno “tutelati”! Questo è il mio pensiero…

Milo Goj

Milo Goj

Milo Goj, attuale direttore responsabile de L’Incontro, ha diretto nella sua carriera altri giornali prestigiosi, come Espansione, Harvard Business Review (versione italiana), Sport Economy, Il Valore,...

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