Nelle trattative in Parlamento sulla riformulazione degli emendamenti alla legge di bilancio, il Partito Democratico è riuscito a far passare un suo emendamento che esenta dal pagamento della tassa sui rifiuti (la TAR) le Basiliche di San Giovanni in Laterano, di Santa Maria Maggiore, di San Paolo e di altri numerosi immobili compresi nel Trattato fra lo Stato Italiano e lo Stato della Città del Vaticano (i cosiddetti Patti Lateranensi). Tra questi il Palazzo Pontificio di Castel Gandolfo, l’Università Gregoriana, i due edifici di Sant’Apollinare e la Casa degli esercizi per il clero di San Giovanni e Paolo.

Per tutti questi immobili la Chiesa finora non ha mai pagato, sebbene una sentenza della Corte Suprema di Cassazione di alcuni mesi fa, abbia sancito l’obbligo di pagare tale tassa, come tutti i cittadini. Ora l’emendamento del PD consente alla Santa Sede di continuare ad astenersi dai pagamenti.

Non dimentichiamo che il Partito Democratico è nato dalla fusione dell’ex Democrazia Cristiana e del Partito Comunista Italiano, due forze politiche sempre disponibili a favorire la Chiesa che, fra l’altro,  non applica i francobolli alla sua corrispondenza in partenza da Roma. Il denaro non manca certamente al Vaticano, sia per il truffaldino sistema di contributi dell’8 per mille IRPEF, sia per l’obolo che i fedeli di tutto il mondo inviano alla Santa Sede, che lo investe in fallimentari speculazioni immobiliari a Londra e altrove.

L’on. Gasparri (che rappresenta il Partito “Forza Italia” fondato da Berlusconi) ha presentato in Parlamento un emendamento alla legge fiscale in discussione, che mira a detrarre gli oneri fiscali sui matrimoni celebrati con rito religioso, sui battesimi e sulle comunioni.

Sarà bene prendere nota di queste vicende parlamentari allorchè gli elettori dovranno votare.

Bruno Segre

Avvocato e giornalista. Fondatore nel 1949 de L'Incontro

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