“Chacun a son père e sa mère” (Ognuno ha un padre e una madre). Così, con tono affabile, mi rispose il Maestro della Nouvelle vague Claude Lelouch, mentre lo intervistavo per TRM2, l’emittente radio televisiva che all’epoca dirigevo. Con un pizzico di arroganza, solo in parte giustificabile dal fatto che ero poco più di ventenne, incalzavo il regista di “Un homme, une femme” (“Un uomo, una donna”) per essersi un po’ troppo ispirato nel suo ultimo film “Les uns et les autres” (“Bolero”) a pellicole del passato. Non ho mai dimenticato la lezione del grande cineasta, che non negava di aver attinto da altri registi, ma sottolineava che in ogni forma artistica ogni autore aveva dei “genitori” ideali di cui riprendeva e riadattava gli insegnamenti.

L’arte, per Lelouch, è un flusso, una catena senza soluzione di continuità in cui l’originalità assoluta non esiste. L’incontro con il regista parigino mi è tornato in mente quando, sul portale specializzato Artsy, ho visto l’installazione “Main Discount” del 2023, proposta dall’apprezzata David Kordansky Gallery, con sede a Los Angeles e New York. In sostanza, è un parallelepipedo dalla base quadrata, con lato di cm 60 circa e alto quasi 2,5 metri. La superficie, a foglia d’argento specchiante, è coperta da piccole immagini che riportano a loghi e packaging. Ho subito identificato quello che per me è stato il genitore artistico dell’autrice, la 35enne californiana Lauren Halsey.

Si tratta dell’art director e contemporary artist Lorenzo Marini, padovano di nascita, ma milanese d’adozione, caposcuola della Type Art, il movimento, presentato nell’autunno 2016 al Palazzo della Permanente di Milano, che attribuisce a lettere e segni grafici la dignità di soggetto artistico. Ho seguito da vicino, nel 2020, la nascita dei Go-Go Obelisk, parallelepipedi con superficie specchiante arricchita da type,  a base quadrata, alti oltre 2 metri. La somiglianza tra “Main Discount” e le installazioni di Marini, realizzate tre anni prima, è evidente. Appare verosimile che Lauren Halsey si sia ispirata agli obelischi dell’artista veneto, noti a livello mondiale.

Alcuni fanno parte della collezione permanente dei Musei Palazzi Buonaccorsi di Macerata e uno è passato, nel giugno 2022, in un’asta di contemporary art della auction house internazionale Art Rite, dove è stato aggiudicato per quasi 20 mila euro. Marini è stato poi protagonista di esposizioni personali negli Stati Uniti, dove lo scorso inverno ha portato in “tournée” installazioni da costa a costa, presso le principali fiere d’arte. Convinto dalla lezione di Claude Lelouch, non ritengo sia corretto insinuare che probabilmente Halsey ha copiato Marini. Come insegnava il regista francese, nell’arte non si copia, ma si tiene conto degli insegnamenti dei Maestri (anche se nella musica e nella narrativa a volte si può parlare di plagio). Le citazioni di altri artisti non sono offensive. Anzi esaltano il ruolo di caposcuola del Maestro cui, più o meno consciamente, ci si ispira.

Milo Goj

Milo Goj

Milo Goj, attuale direttore responsabile de L’Incontro, ha diretto nella sua carriera altri giornali prestigiosi, come Espansione, Harvard Business Review (versione italiana), Sport Economy, Il Valore,...

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