La storica ricorrenza del XX Settembre 1870 è una data da ripristinare come festa nazionale perché fu l’evento fondante dell’unità d’Italia, consacrò Roma capitale e pose fine allo Stato Pontificio. Attraverso la Breccia di Porta Pia, abbattuta dall’artiglieria guidata dal capitano Giacomo Segre (nato nel 1839 a Saluzzo e sepolto nel cimitero ebraico di Chieri) irruppero i bersaglieri salutati dagli applausi dei romani, che non sopportavano più le sanguinarie repressioni degli zuavi pontifici mediante i massacri e le decapitazioni dei rivoluzionari sulla pubblica piazza.

Porta Pia è il simbolo della nostra libertà e dell’unità nazionale, sempre avversata dalla Chiesa che nel corso degli anni si è opposta al progresso civile dell’Italia: la Democrazia Cristiana, alleata ai neo fascisti del MSI, fu ostile alla riforma del diritto di famiglia, al riconoscimento legale dell’obiezione di coscienza, all’introduzione del divorzio, all’ammissione dell’interruzione volontaria della gravidanza, al suicidio assistito dei moribondi.

Ora la Chiesa, quasi priva di vocazioni e sempre più scarsa di frequentatori dei riti religiosi, mantiene i privilegi tradizionali, purtroppo, non contestati dalla Repubblica. Perciò i fautori della laicità del nostro Paese chiedono la modifica degli art. 7 e 8 della Costituzione (che stabiliscono il peso dei Patti Lateranensi, cioè del Concordato), la eliminazione del truffaldino sistema del contributo dell’8 per mille dell’IRPEF alla religione cattolica da parte dei contribuenti che non hanno espresso una preferenza, il pagamento da parte del Vaticano delle imposte arretrate anche perché sollecitato dal Consiglio Europeo, la esclusione del matrimonio celebrato da un sacerdote in veste di ufficiale di stato civile ripristinando così l’unicità del matrimonio civile, la rimozione del crocifisso dai locali pubblici, la riduzione del sostegno finanziario alle scuole paritarie cattoliche.

Raggiungere questi obiettivi (seguendo l’esempio delle Leggi Siccardi del 1850) è un impegno di tutti i democratici, consapevoli che la tutela dei diritti civili rafforza la democrazia e garantisce il progresso della civiltà.

Bruno Segre

Presidente emerito della Associazione Nazionale del Libero Pensiero “Giordano Bruno”

Bruno Segre

Avvocato e giornalista. Fondatore nel 1949 de L'Incontro

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