Nel corso dei secoli, elemento fondamentale per tutte le marinerie mondiali è sempre stato quello di poter disporre – specialmente nei quadri di comando – di personale preparato, disciplinato e addestrato. Questa necessità, determinante nelle Marine mercantili, è sempre stata tassativa e irrimediabile in quelle Militari, in ogni Stato e in ogni tempo. A questo scopo tutte le Nazioni marinare si sono dotate di Scuole nautiche strutturate e finalizzate a “produrre” Comandanti formati dai punti di vista professionale ed etico e con buona esperienza marinaresca, impartendo loro elementi teorici accanto a pratiche attività. A questo proposito, un antico detto che suona “Un marinaio non è un “buon” marinaio se non conosce la vela”, ancor oggi, nell’epoca di sofisticate apparecchiature tecnologiche, si applica praticando, per i futuri Comandanti di nave, una propedeutica preparazione basata sulla teoria e sulla pratica della navigazione a vela.

Nel mondo

Le Marine militari mondiali – e soprattutto quelle europee – si sono dotate, nel tempo, di navi a vela, di vario tipo e dimensioni, sulle quali hanno imbarcato gli Allievi Ufficiali delle rispettive flotte: ancor oggi si possono incontrare ,nei mari e negli oceani, splendide navi che procedono a tutta velatura, orgoglio delle rispettive marinerie. Fra queste ricordiamo, come le più famose, la più grande di tutte (1.260 tons. di dislocamento) , la venezuelana “Simon Bolivar”, la più lunga (11metri) e col maggior apparato velico (4.200 metri quadri) la russa Sedov, la Eagle statunitense, le Nippon Maru II e Kaiwo Maru II giapponesi, la Cisne Branco brasiliana, la Gloria colombiana, la Capitan Miranda uruguaiana, la Guayas equadoregna, la Esmeralda cilena, la Libertad argentina, la Cuauhtemoc messicana e, -fra le europee – la Gorka Foch tedesca, la Mircea romena , la Sagres III portoghese (gemella della Gorka Foch e della Mircea), la Juan Sebastiande Alcano spagnola, la Mir e la Krusenstern russe, la Etoile e la Belle Poule francesi, la Kobenhavn danese, la Christian Radich e la Statsraad Lehmkul norvegesi, la Dar Mlodziezy polacca, la Byraktar turca e la più bella di tutte la Amerigo Vespucci italiana (nel 1962, in un incontro nel Mediterraneo con la portaerei statunitense USS Indipendence, essa le chiese – con il lampeggiatore luminoso – “Chi siete ?” a cui fu risposto “Nave scuola Amerigo Vespucci, Marina Militare Italiana” e ci fu come risposta “Siete la nave più bella del mondo”.

Le navi scuola

Numerose sono state, negli anni, le Navi Scuola a vela della Marina Militare Italiana, che ne hanno fatto – ancor oggi – la Nazione europea con il maggior numero di tali imbarcazioni in attività operativa. Attualmente essa ha in funzione 10 Navi Scuola a vela (propulsione mista vela-motore) e, nella sua storia, ne risultano anche altre 5 che sono andate distrutte, cedute o divenute oggetto di studio in Musei navali. Tutte queste navi ebbero ed hanno, come caratteristica fondamentale comune, lo svolgimento di campagne di istruzione alla navigazione a vela destinate ad Allievi Ufficiali e Sottufficiali delle varie Scuole navali militari italiane ( Accademia navale di Livorno, Scuole Sottufficiali di Taranto e La Maddalena, Scuola navale militare “Francesco Morosini” di Venezia) e, saltuariamente ed a scopo promozionale (“Naval Diplomacy”) , a giovani (15 /20 anni) presentati dalla Lega Navale Italiana, dalla A.N.M.I. (Associazione Nazionale Marinai d’Italia) e dalla S.T.A. (Sail Training Association) ,mediante crociere e regate in tutto il mondo. Dal marzo 2014 tutte le Navi Scuola italiane in attività dipendono, gerarchicamente, dal Cincnav (Comando in Capo Squadra navale) e, subordinatamente, dal Comflotaus (Comando Flottiglia Unità Ausiliarie) e dal Comgrupvela (Comando Gruppo Unità a vela) del Ministero della Difesa. Nel XX secolo la prima Nave Scuola a vela italiana fu la pirofregata Flavio Gioia (motto “Saldi nella furia dei venti e degli eventi”), varata nel 1881 che, insieme alla gemella Amerigo Vespucci l, svolse attività di addestramento Allievi Ufficiali dal 1892 al 1920, eccetto un periodo di tre anni durante la Prima guerra mondiale nel quale operò – a motore – come scorta convogli . Radiata dai ruoli operativi, fu ormeggiata nel porto di Napoli, adibita a convitto per ragazzi orfani e quindi demolita nel 1923. 

Le Amerigo Vespucci

La Amerigo Vespucci I seguì il percorso della gemella e, alla fine della guerra, fu impiegata come guardiacoste a vela sino al 1925 e quindi, radiata dai ruoli della marineria, venne ormeggiata nel porto di Venezia e adattata ad asilo infantile per orfani di marinai morti in guerra, sino alla demolizione avvenuta nel 1930. Nel 1928, in loro sostituzione, venne varato ed entrò in servizio il veliero Cristoforo Colombo ( primo nome “Patria” , motto “Navigare e osare”) che, con la gemella Amerigo Vespucci II , andò a costituire la prima Divisione Navi Scuola della Marina Militare. Effettuò 9 Campagne di istruzione per Allievi Ufficiali nei mari di tutto il mondo sino a che, al termine della Seconda guerra mondiale, in ottemperanza al Trattato di pace di Parigi, nel 1949 dovette essere ceduta all’Unione Sovietica. Ormeggiata nel porto di Odessa col nome “Dunay” (Danubio) fu destinata per un anno a Scuola navale per Allievi Ufficiali russi e poi a trasporto legname nel Mar Nero. Devastata da un incendio nel 1963, fu demolita nel 1971. Nel 1901 la Regia Marina Militare acquistò dal Duca degli Abruzzi Luigi Amedeo di Savoia la goletta Stella Polare che, varata nel 1881 in Norvegia,, dopo esservi stata impiegata come baleniera col nome “Jason”, era stata comprata dal Duca che, dopo opportune modifiche, se ne era servito per le sue esplorazioni al Polo artico (1899/ 1900) mutandone il nome in “Stella Polare”. La Regia Marina la adibì a Scuola vela per Sottufficiali e per Ufficiali Guardiamarina sino al 1911, quando la cedette al Comune di Roma che la sfruttò come sede di educazione marinara e addestramento di giovani (12/20 anni) alla vita militare -. Uno yacht da regata d’altura portante lo stesso nome (motto “Ex vento vis in viris Fortitudo”) attrezzato per l’addestramento di Allievi fu ordinato dalla Marina Militare nel 1965, e da allora, compie crociere di addestramento nel Mediterraneo (1966/1970) e in Atlantico (1972) con 20 Allievi a bordo in ogni crociera e tuttora effettua uscite in mare giornaliere nell’arcipelago toscano per Allievi della Accademia di Livorno. Famosa è stata la sua partecipazione alla regata della Giraglia nel 1966 quando stabilì il record della traversata. Il brigantino goletta privato “San Giorgio”, varato nel 1921, venne acquistato dalla Marina Militare nel 1952 che, previo cambio del nome in Ebe e opportune modifiche , lo destinò a Scuola vela per Allievi Sottufficiali, effettuando decine di campagne addestrative nelle acque nazionali sino al 1958; radiato in quell’anno, venne allogato nel Museo Nazionale della Scienza e della Tecnica di Milano a scopo dimostrativo. Nel 1948 venne varato il yawl (veliero a due alberi) Caroly come nave privata da diporto (il nome era quello della moglie dell’armatore Riccardo Preve) e compì due traversate atlantiche nel 1948 e nel 1955 : nel 1983 gli eredi dell’armatore lo donarono alla Marina Militare e fu adattato a Nave Scuola a vela mantenendone il nome su loro richiesta e da allora viene impiegato come tale, essenzialmente in acque nazionali per campagne addestrative estive per Allievi, spesso in coppia con la Nave “Chaplin”. Il 1956 vide l’entrata in servizio del yawl da regata Artica ll ( l’ “Artica l” era stata una delle imbarcazioni usate dal Duca degli Abruzzi nel 1902) che venne impiegato (restauri furono effettuati nel 1989 e nel 2001) sino a oggi come Nave Scuola per regate competitive nel Mediterraneo di Allievi Ufficiali e di membri della associata S.T.A. Italia ; e il 1961 fu l’anno del Corsaro ll (il “Corsaro l” risale agli anni Venti), yawl da regata d’alto mare che partecipò a numerose regate di navi d’epoca in Italia (Imperia) e in Europa con Allievi Ufficiali, con i quali compie tuttora crociere estive annuali della durata di tre mesi in acque nazionali e dell’Egeo. Nel 1972 prese il mare lo yacht Sagittario, ordinato dal Marina Militare e varato nel 1970 come Nave a vela per Allievi della Scuola navale “Morosini”, partecipò con loro a numerose crociere di addestramento internazionali (famosa quella del 1972 a Newport – U.S.A.) e, tuttora, a regate competitive in acque nazionali, con significative vittorie (Middel Sea Race 1980 e 1981 e Barcolane 1995 e 1998 ). Undici anni dopo entrò in linea lo yawl d’altura Capricia varato a Malmoe in Svezia nel 1963, comprato da Gianni Agnelli nel 1971 e da questi donato alla Marina Militare nel 1983. Dopo opportune modifiche ( e con motto “Nulla nos via tarda eunte”) fu destinato all’addestramento degli Allievi della Accademia di Livorno e, ancor oggi, compie uscite addestrative in mare nell’arcipelago toscano. Insieme alla “Stella Polare” e all’ ” Orsa Maggiore ” effettua campagne estive d’istruzione per Allievi Guardiamarina. Nel 1995 fece il suo esordio la più grande delle Navi Scuola a vela della Marina Miltare, lo yacht oceanico Orsa Maggiore ( motto “Ad maiora duco”) di 80 tons di dislocamento standard e 820 metri quadrati di velatura. Costruito nel 1993, varato un anno dopo, sede del Comando in mare del Gruppo Navi Scuola a vela della Marina Militare, ha compiuto con Aspiranti Guardiamarina a bordo, due volte il giro del mondo (1998 stabilendo il record di traversata per barche a vela e 2002 ), numerose regate internazionali e campagne estive di addestramento e svolge attività di insegnamento in mare a favore di organizzazioni ambientaliste Onlus. Le più recenti Navi Scuola della Marina Militare sono l’ Italia” e la “Chaplin”. L’Italia ( motto ” Sursum corda”) è un brigantino goletta, il più grande al mondo della sua categoria, costruito in Olanda nel 1992 e varato l’anno successivo, venne acquistato nel 2007 dalla Fondazione Tender, Onlus costituita in quello stesso anno dalla Marina Militare e dallo Yacht Club Italiano con finalità particolari, rappresentate da studi e realizzazione di progetti di ricerca, educazione, terapia e formazione di personale operante a favore di persone o famiglie con disabilità bisognose di assistenza fisica, psichica o sociale tramite crociere in acque nazionali supportate da maestranze della Marina Militare e da Allievi delle Scuole navali. La Chaplin yacht d’altura costruito nel 1974 dall’armatore genovese Novi che se ne servì sino al 2008, venne da lui donato in quell’anno alla Marina Militare che, dal 2010, lo adibì a crociere addestrative nel Mediterraneo per gli Allievi Sottufficiali , spesso insieme alla nave “Caroly”.

Dal 2012, anno in cui ospitò a bordo il Capo di Stato Maggiore della Marina in occasione di partecipazione alla regata della Giraglia, è diventata anche imbarcazione di rappresentanza per Alti Ufficiali e Personalità civili. Tra tutte queste Navi Scuola a vela le più famose della Marina Militare Italiana sono la goletta “Palinuro” e il veliero “Amerigo Vespucci II”. 

Il Palinuro (motto “Faventibus ventis”) , che porta il nome di una corvetta della Marina napoletana (1844), di una corvetta (1860) di un brigantino (1887) e di una goletta (1920) delle Regia Marina, fu costruito nei cantieri navali Dubigeon di Nantes nel 1934 col nome di “Comandante Louis Richard” e destinato, dal suo proprietario, al trasporto e al commercio del merluzzo che pescava al largo dei grandi banchi delle isole canadesi di Terranova. Acquistato nel 1950 dalla Marina Militare Italiana, gli fu dato il nome del mitico timoniere della nave di Enea, entrò in servizio in Italia nel 1955 e fu destinato all’addestramento degli Allievi sottufficiali nocchieri, meccanici e motoristi della Scuola navali. A seguito dei accordi con l’Anmi e la Lega Navale Italiana imbarca anche ogni anno giovani (15/20 anni) per brevi crociere premio di 15 giorni in acque nazionali .Ha un equipaggio di 97 militari ( 6 ufficiali, 25 sottufficiali e 66 sottocapi e comuni) e imbarca 54 allievi in ciascuna campagna addestrativa. Il suo porto di assegnazione è La Maddalena in Sardegna. Ammodernato nel 1984, ha effettuato 55 campagne addestrative (10 in Atlantico ; la più lunga durò 200 giorni – 1987 e la più lunga continuativa a vela fu di 150 ore consecutive – 2018 ) e toccando 65 porti differenti di 18 Nazioni, coprendo 320.000 miglia marine. 

La Amerigo Vespucci II (motto “Non chi comincia ma quel che persevera”) è attualmente la nave più anziana in servizio nella Marina Militare italiana. Costruita nel 1930, varata e consegnata alla Marina Militare nel 1931, costituì, con la gemella “Cristoforo Colombo” (di cui era leggermente più piccola) , la Divisione Navi Scuola a vela della Marina Militare. Ha un equipaggio di 264 militari (15 ufficiali, 64 sottufficiali e 185 sottocapi e comuni) e imbarca ogni anno, per una crociera addestrati va di tre mesi in ogni mare del mondo (Mediterraneo, Mari del Nord, Oceano Atlantico, Africa ,Australia) 140 cadetti del Primo anno di corso della Accademia di Livorno. Sottoposta a lavori di manutenzione nel 1964,1973 , 1997 e 2006, grandi lavori di ammodernamento furono effettuati nel 2013/ 2016 che la dotarono dei più aggiornati sistemi per la navigazione e lo studio ( radar, ecoscandagli, sonar, comunicazioni e-mail , sistemi di navigazione DGPS, antenne satellitari, meteoSAT, ecc.) . Il suo porto di assegnazione è La Spezia , e ha effettuato 81 campagne addestrative (fra le quali due volte il giro del mondo) coprendo 850.000 miglia marine e toccando 98 porti di 22 Nazioni diverse. Detentrice di alcuni record nautici, attualmente svolge anche compiti di “Naval Diplomacy” all’estero ed è testimonial internazionale dell’Unicef, ma sopratutto è ambasciatrice, nel mondo, dell’arte, della cultura e dell’ingegneria italiana. 

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