L’incertezza politica, la sensazione terribile che la pandemia  durerà ancora a lungo, una crisi economica solo momentaneamente sospesa con misure emergenziali, sono tutti elementi che non ci aiutano a vedere con ottimismo e speranza il futuro del nostro Paese.

Eppure non abbiamo scelta e dobbiamo contare soltanto sulle nostre forze.

Ci stimola, in questo difficile momento psicologico, leggere una riflessione fustigante di un nuovo amico e collaboratore dell’Incontro, Beniamino Piccone, un milanese responsabile dell’Associazione APE (l’Associazione per il Progresso Economico). L’APE è stata fondata a Milano nel 1961 con l’obiettivo di creare uno strumento permanente di collegamento e di incontro tra persone di convinzioni laiche e democratiche, desiderose di contribuire con le opere e con le idee al progresso economico del nostro Paese.

Insomma, un Pantheon di valori di riferimento identici a quelli della nostra testata.

Il prof. Piccone insegna Sistema Finanziario all’Università Carlo Cattaneo-LIUC di Castellanza. E’ l’animatore di “Faust e il Governatore”, apprezzato blog di economia, finanza e spirito civico. Ha scritto, tra l’altro,  “L’Italia: molti capitali, pochi capitalisti (Il Sole 24 Ore, 2019, con la prefazione di Francesco Giavazzi).

Piccone lancia un forte monito a tutti noi: ritroviamo quello spirito imprenditoriale che ha caratterizzato i momenti più belli della storia di questo nostro bizzarro e zoppicante Paese. Solo così possiamo provare a rilanciarlo.

Ospitiamo dunque con grande piacere questo suo contributo, augurandoci che sia l’inizio di una virtuosa collaborazione tra la nostra testata e l’APE.

Puntando, tutti insieme, al rilancio del progetto MI-TO, l’unica strada, a nostro avviso, per la valorizzazione reale delle nostre eccellenze, diverse e complementari, e molto apprezzante nel mondo.

Diamo dunque il microfono a Beniamino Piccone augurandogli un benvenuto sulle colonne de L’Incontro

(Riccardo Rossotto)


“E voi dite: Sono tempi difficili, sono tempi duri, tempi di sventure. Vivete bene e, con la vita buona, cambiate i tempi: cambiate i tempi e non avrete di che lamentarvi (Sant’Agostino, cit.).

Viviamo tempi difficilissimi. E’ tempo di reagire. Un mentore eccezionale, Guido Roberto Vitale nell’ultima telefonata mi disse “Lasciamo lavorare le intelligenze”.

Ho pensato a lui quando un amico di una vita, Andrea Rosella, consulente aziendale, mi ha girato un testo che elogia la resilienza, la forza indomita dell’imprenditore, vero eroe di questo Paese, che fa di tutto per non meritarsi lo spirito d’impresa di numerosi soggetti – definiti addirittura “prenditori” dal ministro (sic!) Luigi Di Maio, paracadutato in un ruolo troppo complesso per le sue capacità.

Leggete quindi con calma il testo sotto. Poi vi invito a commentarlo.

“Invito tutti ad aprire un’azienda o un’attività, rischiando capitale proprio (è facile essere capo con i soldi altrui) per far crescere il paese e sperimentare per un po’ di tempo cos’è la responsabilità di coordinare un progetto, la regolarizzazione delle tasse (tantissime), la selezione del personale, l’affitto di locali o uffici o infrastrutture per il luogo di lavoro. L’acquisto di attrezzature tanto costose quanto indispensabili all’attività.

Invito tutti a fare questo esperimento.

Imparare a calcolare il valore di un’ora di lavoro. Rimanere notti intere senza dormire preoccupati per i conti che non quadrano.

Invito anche a sperimentare cosa significa formare le persone, ispirando il meglio in ognuno. Motivare con parole, con rispetto, onestà e con i tuoi soldi, e accettare che dopo questo sforzo ti deludano, perché succede …

Prova anche a promuovere il buon umore quando arriveranno i nemici, le critiche, le lamentele… quando dubiterai di te stesso e quando gli altri dubiteranno di te, perché succede … lo raccomando davvero.

Raccomando di prendere soldi dai tuoi risparmi di una vita o di prendere soldi in prestito da amici o familiari, per non ritardare i pagamenti e sentirti dire  “non è niente di che”, “non preoccuparti”…”andrà tutto bene”.

Prova anche a guardare negli occhi un dipendente o collaboratore e licenziarlo, anche se per motivi più che giustificati.

Prova ad avere giudizi di lavoro, contenziosi, udienze, moratorie, nuove tasse, aumenti, crisi, furti, problemi edilizi, rescissioni di contratti, mancati pagamenti, rifinanziare debiti, cercare garanti.

Tornare a casa frustrato da un progetto fallito, da un’idea o strategia che non funziona.

Ma comunque rimanere fermo e vivace sempre!

Fai questo test. Ti vedrai sveglio alle tre del mattino senza motivo apparente, ma con il pensiero su un prodotto, su un problema con un cliente, su una conversazione d’ufficio o su un piano per evitare il fallimento.

Prova ad essere capo per alcuni anni creando posti di lavoro e opportunità per poi essere visto come sfruttatore ed evasore!

Fai questo test! Ma fallo credendo davvero che lo scopo della tua attività vada ben oltre il guadagnare soldi.

E quando parleranno di te o raggiungerai il successo, ricordati tutto quello che hai fatto.

Tienilo nell’anima!.

Fai questo esperimento un giorno: apri un’azienda e tienila nel tempo”.

Chiunque abbia fondato e sviluppato un’impresa, non può che ritrovarsi in questa invettiva.

Con il governo più statalista che la storia italiana ricordi, è importante mantenere la barra e dritta e andare avanti per la propria strada. Le soddisfazioni, alla fine del viaggio avventuroso nel mondo dell’impresa, saranno notevoli.

Chiudo con Shelley, poeta inglese (1792-1822, in Versilia!), che nel “Prometeo liberato” scrive una sorta di manifesto libertario, “uno squillo di tromba” (secondo il professor Guidorizzi):

Perdonare torti più cupi della morte

sfidare il Potere, che sembra onnipotente,

amare e sopportare

non cambiare, né vacillare, né pentirsi

questo, come la tua gloria, o Titano,

è essere buoni, grandi e lieti,

liberi e belli

questo solo è Vita, Gioia; Impero e Vittoria

Beniamino Piccone


L’Associazione per il Progresso Economico (APE) è stata fondata a Milano nel 1961 allo scopo di creare uno strumento permanente di collegamento e di incontro tra persone di convinzioni laiche e democratiche, desiderose di contribuire con le opere e con le idee al progresso economico del nostro Paese.

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