Come molti in questi anni ho subito condizionamenti e paure. Parlando con alcuni amici imprenditori trapela una insoddisfazione verso gli schemi tradizionali e razionali con i quali si confrontano.
Il lavoro di un manager è sicuramente soggetto a molta pressione. In prevalenza accade nelle aziende private, dove viene giudicato in base ai risultati ottenuti. Alle performance. La competitività non consente di fare “il morto a galla”. Anzi.
Lo stress cronico può essere curato anche con l’Art Meditation
Questa situazione di per sè non rilassante è stata enfatizzata da due fenomeni devastanti e totalmente imprevedibili come la pandemia, e la guerra. Tanto che è stata riconosciuta ufficialmente una sindrome. Si tratta del burnout (dall’inglese “bruciato”). Si tratta di un insieme di sintomi che deriva da una condizione di stress cronico e persistente associato al contesto lavorativo).
Una soluzione per contenere il burnout è quella di ricorrere a pratiche meno razionali quali la meditazione e la creatività artistica, in simbiosi tra loro.
Ma come funziona l’Art Meditation?
Questa procedura viene chiamata Art Meditation. Questa tecnica attiva la parte destra creativa del cervello ottenendo rilassamento e quindi migliori performance creative. Grazie a una combinazione di esercizi pratici si apprenderà un metodo per aiuto esistenziale e un vantaggio per l’azienda.
Guadagnarsi da vivere con l’arte e la meditazione
Qualche anno fa il settimanale “The Economist” aveva definito l’economia “lo studio della maniera in cui il mondo si guadagna da vivere”. L’arte e la meditazione non rientrano in questo ambito. Si tratta infatti di due mondi che non interagiscono tra loro. Ma la società complessa, la caduta delle barriere interdisciplinari hanno cambiato tutto. Ora, invece, il mondo della cultura e dello spirito aiutano a “guadagnarsi da vivere”. Una considerazione di cui imprenditori, top manager e responsabili delle risorse umane dobrebbero tenere conto.
Sabrina Ravanelli
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