Ormai abbiamo abbondantemente toccato il fondo, ma a quanto pare non c’è fine a questo fondo che chiameremo orrore, massacro, macelleria, genocidio, e già genocidio credo non basti più. Netanyahu sta facendo il lavoro sporco indisturbato nel generale silenzio dei governi internazionali e nazionale; a dire il vero con tutte le armi ricevute è anche sostenuto da questi governi “democratici”.
È però severamente vietato accennare allo sterminio in corso senza essere tacciati di antisemitismo. Non sono solo i sionisti ad avere terrore di sentire la parola genocidio, ma anche le comunità ebraiche italiane che si offendono pesantemente con chiunque dichiari che è in corso un genocidio. Per non essere accusati di antisemitismo, quindi, meglio star zitti e lasciare che il massacro continui indisturbato. Siamo arrivati a questo punto? Un’animalità che ormai non ha confini. Tacere e far finta di niente? È troppo! Vorrei capire se gli ebrei che chiamerei “I giusti” si rendono conto che Israele grazie al loro primo ministro sta diventando lo stato più odiato nel mondo?
Sono al corrente che a causa di quel sionista (comunque amato dal popolo, visto che negli ultimi 28 anni è stato premier tre volte e guida Israele complessivamente da 18) stanno perdendo la rispettabilità nell’intero pianeta? Sì, loro ne sono al corrente, allora perché le comunità ebraiche italiane non sono solidali con chi urla di fermare lo sterminio di un intero popolo e si sentono attaccati se qualcuno muove anche solo una flebile accusa contro Israele?
Si rendono conto gli ebrei nel mondo che non ci sarà più una ricorrenza dell’olocausto senza che a questo non venga abbinato il genocidio dei palestinesi con annesse, come già sta avvenendo, le foto dei bambini scheletrici di Auschwitz affiancate ai bambini scheletrici di Gaza? Hanno le stesse piccole ossa e lo stesso colore del sangue, nello sguardo la stessa insostenibile disperazione e rassegnazione. Mi auguro non ci sia nessuno NESSUNO che osi trovarci delle differenze.
Possibile non si capisca che l’antisemitismo sta crescendo proprio foraggiato dallo stato di Israele? È difficile crederlo, ma sta avvenendo l’incomprensibile, soprattutto perché causato da un popolo che a sua volta ha sofferto l’indicibile. Si dirà che sono i sionisti e non gli ebrei, si dirà di non confondere gli uni con gli altri. Ma spetta agli ebrei “giusti” muovere azioni più che determinanti per riconquistare la credibilità del mondo. Per fortuna molti ebrei giusti ci sono e gridano il proprio dolore e sdegno senza paura. Dobbiamo affidarci a costoro per fermare il crescente antisemitismo.
Mi sono sempre vergognato dell’olocausto subito dal popolo ebraico. Ancora mi domando come sia stato possibile. Oggi lo capisco; basta guardare la situazione odierna, far finta di niente e voltare la testa da un’altra parte; è semplicissimo. Sappiamo che tutto è cominciato il 7 ottobre, la verità è che tutto è iniziato quando la Palestina e il suo popolo hanno cominciato a essere ghettizzati e a scomparire nelle prigioni di Israele, riempite di ragazzi e minorenni senza processo, sequestrati per aver osato tirare una pietra in segno di ribellione, considerati terroristi in erba.
Prima del massacro e degli ignobili sequestri del 7 ottobre (la storia ci racconterà il punto più oscuro: come sia stato possibile aspettare ben 7 ore prima di intervenire), di massacri perpetrati ai danni dei palestinesi ce ne sono stati tanti, ma nessuno li vuole ricordare, non fa comodo. La storia ci racconterà anche dell’imbarazzante silenzio del nostro governo, e non userà “imbarazzante silenzio” ma le dure parole che merita.
Certo, adesso timidamente tutti cercheranno di correre ai ripari per lavarsi la coscienza, ma l’ipocrisia imperante che sta affiorando è forse ancora più “imbarazzante” del silenzio tenuto finora. Non ho più parole per descrivere tutta questa ingiustizia e odio, o meglio, ne ho ancora, di parole, ma sono troppo dure e commosse, e non ho più il cuore di scriverle. Lascio così alla vostra immaginazione la lettura del testo invisibile che segue… . ? .
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13 anni fa col mio gruppo, gli Stormy Six, abbiamo inciso un album con la collaborazione di Moni Ovadia dal titolo “Benvenuti nel ghetto”: 11 brani dedicati alla rivolta che divampò del ghetto di Varsavia grazie a un gruppo di giovani e giovanissimi che tennero in scacco l’armata nazista per quasi un mese facendo azioni di rappresaglia. A quel punto i nazisti non potendo più sopportare la figuraccia impartita da quei giovani eroi, e non riuscendo a scovare gli ultimi terroristi (così venivano definiti) che si nascondevano sotto le macerie e nelle fogne, decisero di radere letteralmente al suolo l’intero ghetto. La canzone che chiudeva il concerto si intitola “Invocazione” (Fiori-Garau–Leddi).
“Ora, sopra i viali di Varsavia,
nasce l’alba. Tu che sei nei cieli
guardi i fiori e le macerie,
guardi il sangue, la primavera.
Nulla può forzare il tuo volere,
né bestemmie, né preghiere.
La belva non ha più limiti,
e l’ingiustizia non ha confini.
Ora, accecati dal terrore
come un branco di animali, vivi
per il freddo e per la fame,
questo solo ti chiediamo:
non tentare i nostri cuori;
fanne polvere, se vuoi,
ma qest’odio, questo male,
no, non farlo entrare in noi”
Salvatore Garau
SalvatoreGarau, ciao, ho letto tutto quello che hai scritto La tua vera umanità mi commuove,sei un vero combattente,Spero che,anche tanti altri lo facciano Pace
Come può l’uomo essere così disumano?
Impotenti di fronte a tale tragedia dobbiamo riuscire a portare la nostra voce di intolleranza totale
Grazie Salvatore